02/12/2018 – III Domenica di Avvento

Proseguiamo nel condividere il commento al Vangelo del giorno, preparato dai giovani dell’AC Ambrosiana, pubblicato sul sito http://www.azionecattolicaambrosiana.it

Buon cammino di attesa!

Luca 7, 18-28

In quel tempo. Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutte queste cose. Chiamati quindi due di loro, Giovanni li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:

“Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero, / davanti a te egli preparerà la tua via”.

Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui».

COMMENTO

Oggi ci viene presentato un Giovanni Battista un po’ diverso da come lo conosciamo. Restiamo stupiti leggendo che il Precursore, colui che ha riconosciuto Gesù fin dal grembo materno, che ha dedicato la sua vita ad annunciare la venuta del Messia e che durante il Battesimo al Giordano ha assistito al riconoscimento di Gesù come Figlio di Dio, sia attraversato da un dubbio atroce: questo Gesù di cui si parla, è proprio lui l’Inviato da Dio o bisogna attendere qualcun altro?

Giovanni e il popolo d’Israele si aspettavano un Dio giustiziere, che come una scure avrebbe abbattuto i prepotenti, come un fuoco avrebbe bruciato il grano cattivo, e si ritrovano un salvatore tenero con i peccatori. Forse anche in noi sorge la stessa domanda: in duemila anni di cristianesimo, promesse di giustizia e pace, gesti di generosità, misericordia, a cosa hanno portato? Quali sono i risultati? Di fronte all’ingiustizia e alla malvagità che dilaniano il nostro mondo, ci viene spontaneo pensare: questo Gesù è davvero ciò che Dio ha pensato per la salvezza o ci vuole ben altro? Magari un Dio che fa un po’ di pulizia, punisce i malvagi e ci libera dalle difficoltà.

In realtà Dio è talmente diverso da ciò che ci immaginiamo che anche il più grande dei profeti ne rimane spiazzato. Questo fatto ci stupisce, ma anche ci rincuora perché ci fa capire che la fede e il dubbio sono complementari. Giovanni è per noi testimone, ma anche compagno nel cammino di sequela di Gesù e ci indica la via da percorrere quando fatichiamo a muoverci nella complessità del messaggio di Dio: rivolgersi direttamente a Gesù. E lui come risponde? Con fatti concreti, nel qui e nell’ora, rivelandoci che il piano di Dio è un altro: la salvezza non viene dai grandi e potenti di questo mondo, ma si trova nelle cose piccole, nelle azioni quotidiane, nella semplicità delle cose di Dio.

Domande:

Gesù riflette i miei desideri e le mie aspettative? Mi scandalizzo di Lui?

So cogliere i segni della presenza operante di Gesù nella mia vita?

Cosa vorrei chiedere con schiettezza a Gesù, ma non ne ho il coraggio?

Preghiera:

Signore, chi sei? Questo desiderio di conoscerti è la vera risposta alla tua venuta.

Sei venuto per essere cercato ogni giorno, là dove ti doni nell’inesauribilità del tuo Mistero.

Ogni giorno tu mi riveli “chi sei”:

Signori dammi la Grazia di saperti riconoscere nel volto dei miei fratelli,

nella caoticità della mia giornata,

nelle gioie e nelle difficoltà.

Signore fa che io non resti scandalizzato dal tuo amore.

Articolo precedente02/12/2018 – I Domenica di Avvento
Articolo successivo02/12/2018 – L’Evangelo letto e narrato dai Bambini