02/12/2017 – Ultimo giorno dell’Anno liturgico

“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.” (Luca 21,34-36).
La Parola di questo ultimo sabato dell’anno liturgico ci consegna pochi versetti dell’Evangelo di Luca che danno conclusione ad un lungo percorso, offrendoci due esortazioni.
Sono le esortazione che Gesù rivolge ai suoi discepoli e alla gente che lo ha seguito, prima di affrontare la sua Passione. É quello che resta più caro da donare.
La prima é sensibilmente importante ed é quella di guardare a noi stessi e di non lasciarci andare verso una riva inconcludente, dove non troviamo salvezza. Questo vuol dire non prendere alla leggera i condizionamenti della vita: abbandonarci ad una vita sregolata, a perdere il senso di ciò che é essenziale e a farsi prendere dal vortice di ciò che ci affanna. Dobbiamo evitare di farci prendere in contro piede dal giudizio finale.
Ma non basta questo. Gesù ci invita a vegliare. Che cosa significa questo? Significa essere, come le sentinelle, sempre pronti, preparati all’incontro con il D-o della vita.
La vita é il bene più grande che ci è stato gratuitamente donato. Cerchiamo di essere pronti a donare!

Articolo precedente01/12/2017 – III Settimana di Avvento
Articolo successivo02/12/2017 – Sabato III Settimana di Avvento