04/10/2017 – S. Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia

“Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.(Matteo 11,25-30)

“Confida in Dio Creatore, nello Spirito Santo che muove tutto verso il bene, nell’abbraccio di
Cristo che attende ogni uomo alla fine della sua esistenza.
Non pensare mai che la lotta che conduci quaggiù sia del tutto inutile. Alla fine dell’esistenza non ci aspetta il naufragio: in noi palpita un seme di assoluto. Dio non delude: se ha posto una speranza nei nostri cuori, non la vuole stroncare con continue frustrazioni. E quando ti troverai impaurito davanti a qualche difficoltà della vita, ricordati che tu non vivi solo per te stesso. Nel Battesimo la tua vita è già stata immersa nel mistero della Trinità e tu appartieni a Gesù. E se un giorno ti prendesse lo spavento, o tu pensassi che il male è troppo grande per essere sfidato, pensa semplicemente che Gesù vive in te. Ed è Lui che, attraverso di te, con la sua mitezza vuole sottomettere tutti i nemici dell’uomo: il peccato, l’odio, il crimine,la violenza; tutti nostri nemici.” (dall’Udienza di Papa Francesco 20 settembre 2017)

Queste parole di Papa Francesco parlano al cuore di ogni cristiano, ma ancora prima di ogni
uomo. Regalano una serenità e una pace profonda, a chi le sa ascoltare. Rendono bene
l’immagine del giogo leggero che il Signore ci invita a prendere: le sfide che abbiamo davanti, le responsabilità che assumiamo, il lavoro di ogni giorno, la famiglia, le relazioni che viviamo, il nostro prenderci cura della città e del mondo…non sono un macigno insostenibile e, quando diventano tali, vuol dire che non stiamo agendo secondo lo Spirito, ma secondo la logica del mondo.
L’invito di oggi, guardando anche all’esempio di San Francesco, è invece di lasciarci
trasfigurare dall’amore di Dio per essere “leggeri”, per essere segno di speranza, amore per
chi ci incontra, sostegno per chi è nella difficoltà.
Chiediamo al Signore la grazia di tornare sempre a Lui e lasciarci confortare e rimettere in
piedi dal suo amore.

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