I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». (..) Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Luca 10,17-24
Oggi ci sono alcune parole che impreziosiscono la Parola: gioia, rallegratevi… ebbene i discepoli -dice spesso anche Papa Francesco che ha scritto come primo documento l’Evangelii Gaudium- non sono statue da museo, ma uomini e donne della gioia!
Dovremmo essere gioiosi per il bene fatto, ancora di più ed in modo più vero, per l’amore ricevuto, che è dono e non merito! “I vostri nomi sono scritti nei cieli” (v.20): ecco il motivo vero di gioia, Dio ci conosce per nome e ci ama!
La gioia vera è frutto dello Spirito e dice la relazione trinitaria: Gesù esulta in un canto di lode (v.21) perché vive dell’amore del Padre nello Spirito. Chi vive nella sua vita un briciolo di questa unione riflette la stessa gioia e vive la beatitudine, che nient’altro è se non partecipazione alla vita divina. A questo punto, “Nulla potrà danneggiarvi” (v.19)
Forse a volte non è facile vedere con gli occhi della fede il nostro bene fra le tribolazioni e le difficoltà quotidiane, e ancora di più non è facile gioire per il bene altrui…perchè ci crediamo “sapienti”, esperti di questo mondo, grandi, e non sempre siamo disposti ad essere “ultimi” o “piccoli”, aperti alla meraviglia..
E noi? Siamo in grado di gioire per il Bene che riceviamo? Sappiamo, a nostra volta, volere il bene per l’altro, come Gesù ha fatto?
Rendiamo grazie a Dio per il bene che Lui ci vuole e proviamo ad essere persone di gioia e cristiani nello Spirito!