“Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.” (Matteo 1,18-23).
Nel giorno in cui la Liturgia ci propone la festa della Natività di Maria, abbiamo l’occasione per meditare il passo evangelico che apre alla venuta di una nuova creazione attraverso l’annuncio della nascita di Gesù, il Figlio del D-o vivente, un D-o che é con noi.
Cosa abbia spinto l’Altissimo a farsi presente nella vita umana, attraverso l’aiuto di una giovane ragazza, resta un mistero. Ma di una cosa siamo certi: D-o si é svelato assumendo totalmente lo Spirito della Creazione originaria. Si é immerso totalmente nella nostra vita da lui stesso creata. E questo l’ha fatto per amore, per salvarci dalla nostra fragilità e caducità.
Comprendere questo mistero non é facile. Quello che possiamo comprendere é l’amore e farci promotori di questo amore, sempre, così come Maria ha fatto.