“E mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: Con quale autorità fai queste cose? o chi ti ha dato l’autorità di farle?” (Marco 11, 27-33)
La domanda di oggi pare legittima, in fondo sottintende la domanda fondamentale nel cuore del Vangelo: chi è Gesù? perché può fare certe cose, che nella mentalità giudaica appartenevano alla competenza di Dio? perché dice certe cose? Il punto, però, è che queste persone sentono di perdere la propria autorità, il proprio prestigio, il posto d’onore…. non sono veramente interessati a Gesù.. infatti, capito il tranello, Gesù non risponde direttamente alla domanda, ma con un’altra questione, l’origine della predicazione e del battesimo proposto da Giovanni Battista…
Gesù parla con autorità perché è Il Figlio inviato dal Padre e dona ciò che riceve da Lui, la vita vera!
Anche noi oggi possiamo avere molti segni, molte parole vere, ma non accorgerci che derivano da Dio e interessarci solo di far polemica, sapere chi ha ragione, quale potere ha chi è davanti a noi…
Chiediamoci invece se sappiamo riconoscere la verità e la bontà di Dio, delle parole di Gesù per la nostra vita.
Sappiamo affidarci a Dio perché Vero, autorevole, autentico o vogliamo avere ragione noi con i nostri ragionamenti e non ascoltare nessun’altro?