12/01/2018 – Giovedì 1ª settimana dopo l’Epifania

“Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di
Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Avvenne che di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui
e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato». (Marco 2, 13-28)

Gesù inizia a proclamare la buona notizia, il Vangelo di Dio: “convertitevi e credete nel Vangelo”. Ecco la sintesi della sua predicazione: c’è l’inizio di un tempo nuovo in cui è possibile far regnare Dio nella vita degli uomini; affinché questo avvenga occorre convertirsi, ritornare a Dio, e poi credere alla buona notizia che è la presenza e la parola di Gesù stesso.
Questo processo è sintetizzato e per così dire stilizzato dall’autore, che narra solo l’essenziale: Gesù passa,
vede e chiama; qualcuno ascolta e prende sul serio la sua parola “Seguimi!” e si coinvolge nella sua vita.
Le controversie stesse, sono una rivelazione del Regno, sono un annuncio della lieta notizia e un invito alla
conversione.
Con Gesù è ancora importante il “sabato”?
Gesù afferma che non si infrange il riposo quando si cerca il bene dell’uomo.
Intende rivelare le resistenze dell’uomo di ogni tempo.
I farisei pensavano che convertirsi a Gesù significasse introdurre qualche semplice perfezionamento nel loro
sistema di vita. Ma la conversione può avvenire solo se offriamo una zona di sincera disponibilità al cambiamento, alla fede, all’azione irrompente di Dio.
La novità che Marco sottolinea è il segno della presenza di Dio in Gesù.
Viene affermata la sovranità del Cristo, una sovranità a beneficio dell’uomo.
Gesù mette in risalto la libertà del credente di fronte alle prescrizioni della Legge.

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