12/06/2019 – Mercoledì della 10ª Settimana del Tempo Ordinario

“In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.” (Matteo 5,17-19).

Riprendiamo il cammino liturgico ordinario dal capitolo 5º dell’Evangelo di Matteo che sappiamo essere fondamentale perché ricco della sapienza nuova di Gesù. Al centro ci sono le Beatitudini che sono la vera novità dell’insegnamento di Gesù.

Dopo che Gesù ha ricordato l’importanza della missione dei suoi discepoli, cioè essere sale della terra e luce del mondo, il Maestro ricorda ai suoi che tutto ciò che é venuto prima di lui, resta altrettanto di fondamentale importanza.

La Legge e i Profeti rimangono aspetti cardine della fede di un credente. Non possono essere cancellati. Se qualcuno pensa di trasgredire anche i più minimi precetti sarà considerato minimo nel regno dei cieli.

Gesù ha fatto della piccolezza, della povertà in spirito una regola di vita. Ma questa non deve essere vissuta se non nella virtù dell’umiltà. Diventare piccoli e minimi trasgredendo porta solo al richiudersi in se stessi.

La Legge e i precetti, l’insegnamento dei Profeti sono per la nostra vita, per viverla in pienezza.

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