13/07/2020 – S. Enrico

Lc 8, 34-39
In quel tempo. Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nelle campagne. La gente uscì per vedere l’accaduto e, quando arrivarono dal Signore Gesù, trovarono l’uomo dal quale erano usciti i demòni, vestito e
sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto riferirono come l’indemoniato era stato salvato. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Egli, salito su una barca, tornò indietro. L’uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ha fatto per te». E quello se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù aveva fatto per lui.

 

Gesù ha appena compiuto un esorcismo: ha liberato un uomo che era posseduto da tanti demòni (che si chiamavano appunto legione) e gli ha ridato la dignità di persona vestita e sana di mente che può tornare ad avere relazioni con gli altri.
Non c’è nessuno che assiste alla guarigione, tranne i mandriani dei porci dentro i quali si sono introdotti i demòni.

Si diffonde la notizia dell’accaduto e la gente incuriosita accorre ma ha paura di quell’uomo tanto da chiedergli di andarsene.
E’ incredibile ma hanno paura di Gesù! Come i demòni avevano paura di Lui e gli avevano chiesto di andarsene.
Con questo atteggiamento quella gente dimostra di essere in un certo senso abitata anch’essa da “legione”.

L’unico che non vuole che se ne vada è l’uomo guarito e siede ai piedi di Gesù nell’atteggiamento del discepolo. Egli cerca la familiarità con Gesù, vorrebbe seguirlo ma Gesù glielo nega, gli chiede invece di tornare tra i suoi e testimoniare quanto gli è accaduto.
Non gli sta negando di stare con lui, gli chiede di non stare con lui in quel modo ma di dare testimonianza nella sua casa, nella sua quotidianità.
Quell’uomo è più che un discepolo: i discepoli si chiedono ancora chi è Gesù, lui invece lo sa già.

E noi? Siamo discepoli ancora un po’ increduli o siamo come quell’uomo finalmente libero e grato che ha davvero capito chi è Gesù?

«Mi troverete – dice il Signore –
se mi cercherete con tutto il cuore.
E vi ricondurrò liberi da tutti i luoghi
dove siete schiavi e dispersi».

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