14/07/2020 – S. Camillo De Lellis

Luca 8,40-42 a. 49-56
In quel tempo. Al suo ritorno, il Signore Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti erano in attesa di lui. Ed ecco, venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: si gettò ai piedi di Gesù e lo pregava di recarsi a casa sua, perché l’unica figlia che aveva,
di circa dodici anni, stava per morire. Stava ancora parlando, quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga e disse: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro». Ma Gesù, avendo udito, rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». Giunto alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui, fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete. Non è morta, ma dorme». Essi lo deridevano, sapendo bene che era morta; ma egli le prese la mano e disse ad alta voce: «Fanciulla, àlzati!». La vita ritornò in lei e si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.

Anche oggi un episodio che mette in luce cosa significa avere fede:
“Tutti erano in attesa”: la folla attende Gesù, che ha già compiuto diversi miracoli. Non si dice qui se la folla abbia davvero capito chi Lui è, però è in atteggiamento di attesa.

Giairo, invece, non solo attende, ma va in cerca di Gesù, per pregarlo di recarsi a casa sua, per invitarlo ad entrare nella sua dimora e cambiare la sua vita (gli chiede di guarire la figlia).

La figlia di Giairo, però, è già morta. Ma Gesù gli dice: “Non temere, soltanto abbi fede”. Gesù chiede a Giairo di fidarsi anche quando tutto sembra perduto, di andare al di là delle apparenze, del suo modo di pensare, ma di credere a ciò che appare
impossibile (“Essi lo deridevano, sapendo che era morta …”).

E così l’impossibile, per fede, accade: “La vita ritornò in lei”. Gesù con naturalezza “sveglia” la fanciulla, quasi come quotidianamente facevano i suoi genitori, per chiamarla.

Al di là della resurrezione la fede è proprio questo: una nuova vita!

Avere fede è lasciarsi incontrare da Gesù, lasciarsi dire da Lui che non dobbiamo avere paura, anche quando non capiamo ciò che accade e far sì che entri nella nostra casa per donarci una vita nuova, come alla figlia di Giaro.

 

Qui sta il miracolo che anche noi quotidianamente possiamo sperimentare e assaporare, non tanto la guarigione, quanto la bellezza dell’incontro con Cristo.

Preghiera:
«Mi troverete – dice il Signore –
se mi cercherete con tutto il cuore.
E vi ricondurrò liberi da tutti i luoghi
dove siete schiavi e dispersi».

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