“D-o, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.” (Giovanni 3,13-17).
L’Evangelo di Giovanni che ascoltiamo nella memoria liturgica della Esaltazione della Santa Croce, ci aiuta ad avere ben chiaro la meta di Gesù: la salvezza di tutti gli uomini attraverso il sacrificio della Croce.
Tre semplici attenzioni nella meditazione di questa dialogo tra Gesù e Nicodemo.
Il Figlio dell’uomo è disceso dal cielo per farci capire che D-o ha scelto una via umana per essere riconosciuto. Per questo viene innalzato affinché ciascuno possa essere innalzato. Il Figlio dell’uomo è dono per l’umanità.
Il Buon D-o ha donato all’umanità il suo Figlio unigenito, unico, per donare la vita nell’eternità affinché nessun vada perduto e dimenticato.
Infine D-o ha donato il suo Figlio non per condannare l’umanità, ma perché tutti siano salvi e liberati attraverso la forza del bene.
La Croce del Cristo é altezza di D-o, é profondità di D-o, è libertà di D-o!