“Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa.” (Matteo 10,34-11,1).
Le allocuzioni che ascoltiamo nell’Evangelo di oggi non lasciano scampo ad equivoci. Nel discorso di Gesù troviamo una linea completamente diversa rispetto al pensiero comune, quello dei suoi apostoli ma anche quello delle autorità religiose.
Gesù non vuole che ci siano equivoci. La sua missione è una missione che prevede una scelta decisa. L’annuncio richiede coraggio e determinazione e soprattutto decidere da che parte stare, senza fraintendimenti.
Gesù é cosciente del fatto che non é venuto a portare la pace ma la spada. Il suo messaggio porta scompiglio e perfino divisioni all’interno delle famiglie.
Per la prima volta Gesù dice ai suoi che bisogna portare la croce. E chi non la porta non è degno di averlo seguito. Accogliere Gesù significa scegliere di amare il Padre, il D-o della vita. La croce é il segno che riepiloga un cammino di fede, di annuncio, di vita nel Signore. É un vero paradosso per farci capire che l’amore misericordioso del Padre diventa dono sino in fondo.
Il fine ultimo della missione di Gesù, il senso profondo dell’annuncio, è avere a cuore i piccoli, i poveri, gli ultimi. Sappiamo che proprio alla conclusione dell’Evangelo di Matteo (cap. 25), saremo giudicati su questo nostro spendersi per i piccoli. É sufficiente anche un solo bicchiere di acqua fresca!