16/08/2017 – 19ª Settimana del Tempo Ordinario

“In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».” (Matteo 18,15-20).
Il capitolo diciottesimo inizia con una domanda che Pietro rivolge a Gesù: chi é il più grande nel regno dei cieli. Gesù mette al centro un bambino per far capire ai suoi discepoli il senso dell’annuncio. Il D-o della misericordia non é un D-o di potenza ma un D-o che ama a partire da ciò che é piccolo.
Dopo questa introduzione Gesù da una serie di consigli per vivere bene e secondo la logica del Padre misericordioso.
Nell’Evangelo di oggi Gesù ci propone una riflessione molto importante che é frutto della quotidianità. Se una persona ti offende, come ci si regola?
Gesù propone una gradualità nell’affrontare una questione spinosa come quella di una offesa o di un sopruso. Tutto é legato a capire se l’altro ascolterà o meno.
Ma l’Evangelo ci aiuta a capire la scelta di fondo che supera ogni conflitto: mettersi d’accordo, trovare un accordo per qualunque cosa. Anzi ci dice proprio questo: qualunque cosa che noi chiediamo insieme ad altri, come comunità di persone, il Signore la concederà e proprio lì si farà presente.
La presenza del Signore é legata quindi alla nostra capacità di vivere e camminare insieme. É questo un modo diverso di vivere la nostra esperienza umana, tendere cioè a vivere una esperienza di vicinanza. É nelle cose semplici che si impara ad amare e a riconoscere la presenza di D-o.

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