“In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.” (Giovanni 15,26-16,4).
Del brano evangelico che ascoltiamo nella liturgia odierna colpisce una frase: “e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.”
Questa frase a differenza di tutto il resto del testo che riporta dei verbi al futuro, qui, in questo breve versetto, tutto è invece al presente ed è riferito ai discepoli.
Sembra quasi di capire che il Paràclito, lo Spirito Santo consolatore e il difensore che procede dal Padre, ai discepoli conferisce e riconosce già la testimonianza perché i discepoli sono stati con Gesù fin dall’inizio, cioè fin da quando Gesù ha iniziato la sua predicazione in Galilea.
Non è scontato cogliere che Gesù nell’annunciare la presenza dello Spirito affermi una contemporaneità della sua presenza attraverso la testimonianza dei suoi discepoli. É una testimonianza che trova fondamento in una condivisione, in un cammino, in una storia.
E questo vale tanto più per noi, oggi, in questo tempo. Il nostro tempo, la nostra realtà non riconosce più la presenza del Padre, come centro della vita di fede. E questo lo si vede nella testimonianza che non è credibile. Non basta scoprire l’Evangelo, vivere il una vita Eucaristica, rispettare i sacramenti e i precetti: oggi una fede “nuda” chiede una testimonianza che sia credibile, riconoscibile.
La nostra fede chiede di mettere al centro il Padre. Il Figlio Gesù, che ha vissuto la nostra stessa condizione e lo Spirito che nell’invisibile sua presenza sostiene la nostra umanità, procedono dal Padre e da lui trovano testimonianza. Così è per noi!
Tutto questo ci fa capire che la fede nel Padre ci dà la forza di testimoniare di fronte alle avversità della vita, all’essere scacciati, allontanati dalle sinagoghe, allontanati perché scomodi.
Che il Buon D-o ci aiuti a vivere una testimonianza vera e credibile della nostra fede, della nostra fedeltà a D-o, anche se siamo fragili.