21/10/2017 – 28ª Settimana del Tempo Ordinario

“Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.” (Luca 12,8-12).
L’Evangelo che meditiamo oggi ci rivela il grande valore dell’alleanza con il Signore attraverso la presenza dello Spirito Santo. La citazione dello Spirito Santo in Luca è l’ultima di tutto l’Evangelo e sembra quasi preludere alle consegne che Gesù stesso fa ai suoi discepoli per il futuro.
Ci sono tre passaggi, anche oggi, molto importanti per il nostro cammino di fede di credenti sempre in ricerca, sempre desiderosi di costruire una alleanza con il Signore.
Innanzitutto é importante riconoscere il Signore. E dove si riconosce il Signore? Gesù ci dice “davanti” agli uomini, ovvero nella relazione con le persone, con l’umano.
Il secondo passaggio riguarda il rapporto con D-o. Si può perfino parlare male di D-o ma non si può odiare la presenza dello Spirito perché questo ci condanna alla solitudine.
Ed infine terzo passaggio. Anche quando saremo chiamati ad essere sotto torchio da parte delle autorità, non dovremmo preoccuparci di come giustificare la nostra fede, perché lo Spirito Santo farà la sua parte.
Questa é l’alleanza con il Signore: affidarsi senza indugiare.

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