Lc 6, 1-5
Un sabato il Signore Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Il contesto da tenere presente è che per la legge giudaica non era lecito svolgere 39 lavori nel giorno di sabato, tra cui anche mietere, fare covoni col grano o anche solo spigolare, pena la lapidazione. Ma questo è soprattutto un pretesto dei farisei per incastrare Gesù e i suoi discepoli che davano alquanto fastidio.
Richiamando le Scritture, Gesù risponde ai farisei, dimostrando loro che la Legge è per l’uomo e non viceversa!
Non basta conoscere la Legge, ma occorre saperla discernere col cuore di Dio che è misericordioso! Gesù è il volto di Dio e la sua missione era, anche in quel frangente, di anteporre l’Amore alle regole, dando così pienezza alla Legge! “Misericordia io voglio, non sacrificio”, ha detto citando il profeta Osea: l’Amore vero è liberante, è consolante!
E allora come la mettiamo coi Comandamenti? Gesù li rende strumenti e mezzi che portano alla felicità, perché fondati sul Bene, non sulla costrizione!
Di lì a poco il Figlio dell’uomo, Signore del sabato, avrebbe svelato la Gloria di Dio morendo per Amore e risorgendo la domenica di Pasqua , “nuovo sabato” per noi cristiani con la partecipazione alla Messa, da vivere come desiderio di Comunione con Dio e con la comunità e non come una tassa da pagare…
“Il Regno di Dio è pace e giustizia e gioia nello Spirito Santo. Vieni, Signore e aprici le porte del tuo Regno!”