23/01/2018 – S. Babila e i tre fanciulli martiri

“In quel tempo. Il Signore Gesù diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra» “.(Marco 4, 26-29)

Che grande senso di fiducia trasmette il brano di oggi “dorma o vegli, di notte o di giorno” il seme germoglia e cresce.
Il Signore è all’opera nella mia vita, occorre solo fidarsi. Ci sono diverse fasi, lo stelo, la spiga, poi il chicco.
Occorre avere pazienza e comprendere che i nostri tempi non sono i tempi di Dio.
Dio è responsabile della crescita del seme e vuole che ognuno giunga alla perfezione dell’amore, il regno viene al di là dei nostri sforzi.

A noi è chiesto di continuare a gettare il seme come il buon seminatore, indipendentemente dal terreno che troviamo.
“se il chicco di grano caduto in terra non muore , rimane solo” se invece muore produce molto frutto” (Giovanni 6) il nostro compito è di farci dono per il fratello.
S.Ignazio di Loyola dice “lavora come se tutto dipendesse da te, prega come se tutto dipendesse da Dio”
..accogliere il dono e affidarsi.
Buona giornata

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