24/01/2017 – San Francesco di Sales

“Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre»” (Marco 3,31-35).
L’eco di quello che sta accadendo in Galilea si espande. I parenti di Gesù sono allarmanti di quello che Gesù sta compiendo. Arrivano i controllori da Gerusalemme. Arriva la Madre di Gesù e i suoi fratelli e sorelle. Vogliono parlargli.
Gesù si guarda attorno e pronuncia una frase che ci lascia completamente disarmati.
Sono mia madre, miei fratelli e sorelle, coloro che fanno la volontà del Padre mio.
Fare la volontà del Padre significa rispondere ad una chiamata profonda, significa riconoscere la sua presenza in noi. Una presenza che cambia completamente le nostre relazioni con le persone.
Fare la volontà del Padre significa soprattutto accettare il suo disegno di salvezza che comporta l’assumere il sacrificio del donare noi stessi a D-o.
Nella lettera agli Ebrei (10,1-10) ci viene spiegato concretamente il senso del sacrificio di salvezza che é appunto il fare la volontà del Padre.
É un passaggio molto stretto quello che l’Evangelo ci consegna oggi. Fare la volontà si traduce nel donare noi stessi a D-o e ai fratelli.
Proviamo a domandarci: faccio io la volontà del Padre? Come e quando? Riconosco che il dono e l’amore sono l’espressione più alta di questa volontà?

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