25/09/2017 – San Cleofa, discepolo di Gesù

“Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.” (Luca 8,16-18).
Dopo aver ascoltato la parabola del seminatore ci imbattiamo in questo Evangelo composto di tre frasi che sono macigni.
Al centro di questo Evangelo c’è la Parola, il Verbo che é D-o, che é Gesù stesso. La Parola dell’Evangelo serve per illuminare la nostra vita e il nostro cammino, per dare senso alla nostra fede nel Signore. La Parola é luce. Non va nascosta. Va annunciata.
E poi nulla rimane segreto. D-o si svela totalmente, non é rimasto nascosto. Così la Parola. É la luce della Parola che promana da D-o. D-o si svela perché vuole irradiare la nostra vita.
Gesù ci invita a fare attenzione all’ascolto. Chi ha ascoltato con attenzione, ha ricevuto la luce e la trattiene, ma a chi non ascoltato, non riceve e si priva della luce.
Che dire di questi tre annunci di Gesù. Se si scava e si sonda questa Parola si coglie il fatto che nella Parola c’é Gesù, la presenza di D-o che si svela.

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