25/12/2016 – Santo Natale del Signore – Liturgia della Notte

“In quel tempo. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.” (Giovanni 1, 9-14)
La Parola si è fatta carne! E ha preso casa fra noi!
A Natale non si festeggia solo la nascita di Gesù, ma Dio che entra nella nostra storia e diventa uno di noi, Emmanuele, sempre con noi, facendosi non solo compagno di viaggio, condividendo tutto – fuorchè il peccato-, ma mostrandoci l’umanità vera, possibile da vivere anche per noi! DIO è con noi tutti i giorni ed è presente e incontrabile in ogni uomo sulla terra, grazie al Mistero dell’Incarnazione. Noi non possiamo diventare Dio, certo, ma vivere come Lui assolutamente sì! Non possiamo diventare noi la luce, ma possiamo lasciarci illuminare da Lui che è veramente la luce, il senso, la bellezza delle nostre giornate e della nostra vita! E a nostra volta possiamo trasmettere agli altri, a chi incontriamo, la Sua luce, se siamo capaci di essere trasparenti, cioè di non mettere noi stessi al primo posto, ma lasciar spazio/ trasparire la luce di Gesù nei nostri gesti, nelle nostre scelte e queste non devono essere trasparenti, invisibili, anzi devono essere concrete e reali! Questo ci rende cristiani, ci rende figli di Dio! Per dono, gratis, inaspettatamente, incredibilmente, per opera dello Spirito, che è quel Dono d’Amore del Padre e del Figlio di cui noi siamo resi partecipi; lo Spirito è Colui che rende possibile ogni cosa. Anche la pace, che sembra impossibile in questo nostro mondo ogni giorno più travagliato e cupo di brutte notizie, è possibile perché è dono di Dio da invocare, chiedere, vivere! Questo è il primo grande dono di chi si sa riconciliare coi fratelli e deporre le armi dell’odio, della rivalità, dell’egoismo. I tempi messianici sono compiuti, la promessa si è realizzata, il tempo è pieno della Grazia, della presenza di Dio!
Questa sia la fonte della nostra gioia, del nostro scambiarci auguri, del nostro far festa insieme ai nostri cari e amici, colleghi, vicini, lontani, poveri, emarginati dalla nostra vita frenetica.

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