26/05/2020 – S. Filippo Neri

Gv 15, 9-11

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

 

Rimanere.
C’è il tempo del fare e il tempo dell’essere, il tempo di rimanere.
Questo rimanere ci è caro, perché ci ricorda che mai siamo abbandonati.
È la pagina dell’essenza, in cui Gesù ci ripete di guardare a Lui per vivere la nostra Nazareth quotidiana.

Viviamo certo un’alternanza tra momenti di benedizione e di gioia e momenti in cui dobbiamo “mendicare” il volto di Dio perché non lo riconosciamo, perché non capiamo.
Ma il Signore è fedele, mantiene e manterrà sempre le sue promesse di gioia piena per ciascuno di noi.

Gesù anche oggi ci invita a rimanere nel suo amore per sentirci sempre amati, per imparare da Lui.

Anna Maria Canopi scriveva:
Dio è Luce, è Vita, è Amore. Siamo nati dalla luce indefettibile, partecipiamo alla vita immortale;siamo scaturiti dalla fonte divina e a quella fonte dobbiamo ritornare, rifluendo per movimento di amore. Siamo stati creati dall’Amore e siamo stati resi capaci di ricambiare l’amore.
Esistere per noi significa amare.
Per questo Gesù insistemente ripete:”Rimanete nel mio amore”.

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