26/06/2017 – 12ª Settimana del Tempo Ordinario

“Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.” (Matteo 7,1-5).
Gesù, nel suo insegnamento, ha prima di tutto indicato l’amore e la misericordia di D-o ai suoi discepoli. Poi ha spiegato come coltivare la relazione con il Padre attraverso la preghiera. Nella liturgia di oggi, l’Evangelo di Matteo ci introduce nel cammino di testimonianza verso i fratelli.
Prima di tutto Gesù ci invita a non giudicare i nostri fratelli. É questa una abitudine oltre che un atteggiamento a cui tutti non sappiamo resistere. Sembra quasi che sia un automatismo quello di guardare i difetti degli altri prima di guardare a noi stessi.
Ed é poi vero che noi siamo capaci di guardare ai piccoli difetti degli altri e non ci accorgiamo dei nostri che sono molto più grandi.
La grande questione quindi é quella di come autolimitarci. É una vera sfida quotidiana soprattutto in questo nostro tempo dove il culto dell’immagine é esasperato trovare il modo per diventare sobri nel giudizio. L’unica cosa che ci resta da fare sempre é un esame di coscienza sul nostro comportamento quotidiano e pregare il Buon D-o che ci aiuti.

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