27/05/2019 – S. Agostino di Canterbury – S. Ludovico Pavoni

Giovanni 13,31-36

In quel tempo. Quando Giuda Iscariota fu uscito, il Signore Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».

Giuda è appena uscito, inghiottito dalla sua notte: è il buio di uno degli amici che se
ne va, e tradirà. E’ palpabile la fatica e la sofferenza di un distacco imminente e
traumatico; lo smarrimento di chi intuisce che una lunga storia comune sta per finire, ma non sa come né perché, né che cosa avverrà dopo. Tutto questo agita il cuore del Maestro e dei suoi Undici riuniti per l’ultima volta.

Gesù consegna il suo testamento supremo, quel “comandamento nuovo” che si
aggiunge a quelli ricevuti da Mosè e li sintetizza in modo definitivo: “Come io ho
amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri”.
Pietro non ha ancora orecchi per questa Parola che dovrà segnare la sua vita e il suo
ruolo per sempre; sarà lui il primo testimone, e capo della comunità dei testimoni di
Gesù. Con la sensibilità dell’amico, con l’impulsività propria del suo carattere, ha
colto una cosa sola nelle parole del Maestro: ha detto che sta per andarsene.

Non è la prima volta che Gesù si allontana da solo o che sfida insieme ai suoi discepoli l’ostilità dei Giudei. Ma questa volta è diverso: non servirà a nulla l’impeto generoso di chi dice “darò la mia vita per te” (13,37).
Adesso, davvero, la dimensione che Gesù dovrà attraversare per primo va oltre la
morte: come per Pietro, anche a noi toccherà, più tardi. Quando Dio vorrà.
Ma se saremo “rimasti in Lui”, la morte, anziché separarci, ci riunirà a Lui per
sempre, grappolo maturo della vite sempre viva.

Padre, quelli che mi hai affidato –dice il Signore-
voglio che siano anch’essi dove sono io,
perché vedano la gioia che mi hai dato.
Alleluia.
(Allo spezzare del pane)

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