27/06/2020 – S. Arialdo

Luca 11,37- 42
In quel tempo. Mentre il Signore Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro. Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle».

In questo brano di Vangelo possiamo riconoscere che Gesù fu pronto ad andare a casa di un uomo considerato non bene. Infatti, questa era proprio la pratica di Gesù quando era invitato, al punto che
fu accusato dai farisei proprio perché mangiava perfino con i pubblicani e i peccatori, ovvero,
con coloro che erano considerati i peggiori della società.

Quindi, Gesù era pronto ad andare in casa dei peccatori per pranzare con loro, sia con coloro che erano visti come peccatori dalla società, sia con coloro che avevano la reputazione di essere uomini religiosi, ma che in realtà erano falsi. Gesù non faceva distinzioni. Era pronto a parlare con tutti.

Allo stesso tempo, dobbiamo anche capire qual è il comportamento giusto che dobbiamo avere quando trascorriamo del tempo con gli altri. Dobbiamo imitare il comportamento che vediamo in Gesù che ha avuto a questo pranzo, sia in tanti altri contatti che Egli ebbe con persone diverse.

Gesù è un esempio per noi, sia per la sua prontezza ad andare a casa di tutti, sia nel modo in cui si comportò con loro. Gesù quando si trovava con non credenti, faceva esattamente quello che faceva quando si trovava con credenti: parlava con loro delle cose di Dio, in base alla loro condizione
spirituale. Parlava sempre con grande franchezza e schiettezza. Era proprio il Maestro. Gesù si impegnava sempre a promuovere la conoscenza di Dio con tutti ed era sempre pronto a parlare in modo chiaro e diretto dei peccati dei suoi ascoltatori.

Dobbiamo seguire l’esempio di Cristo. Anche noi dobbiamo avere così tanto a cuore la gloria di Dio e la salvezza delle persone che sono intorno a noi. Ma se non abbiamo il coraggio di parlare in modo chiaro e diretto come faceva Gesù, non potremmo vivere la nostra fede con lealtà e amore.

Ma noi siamo “pronti” a parlare con i non credenti e con tutti? Riusciamo a parlare “chiaro” e ad aprire il nostro cuore per “contagiarli”?

PREGHIERA
Vieni, o Santo Spirito, e aiutami a comprendere quali sono le cose che piacciono a Dio, quali sono
le virtù che devo esaltare e quali i difetti da reprimere, per essere come Dio ci vuole.

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