Marco 4, 10b. 24-25
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva a quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
” Ascoltate! Chi ha orecchie per ascoltare, ascolti!”.
Gesù ha appena insegnato la parabola del seminatore a una folla enorme che ascoltava lungo la riva, mentre lui parlava da una barca, tanta era la gente! Si ritrova poi con un gruppo ristretto di persone e coi dodici che lo interrogavano incuriositi sulle parabole. Erano curiosi e affascinati perché Gesù parlava con chiarezza, ma a loro e a noi chiede di andare oltre e lo fa con un imperativo che in realtà è un invito: ASCOLTATE! Non solo con le orecchie, ma con tutto noi stessi: corpo, mente e anima; questo per noi è vitale!
La Parola, il Verbo è una persona, è Gesù stesso! La Parola è viva e potente perché opera, crea, agisce qui e ora, in ogni cuore e in ogni vita. Ma quante volte l’abbiamo letta, sentita…e non è cambiato niente in noi e nella nostra vita? Non basta la fede ( anche il diavolo crede..), occorre la nostra libertà che comprende dove sta il nostro tesoro e da lì chiede il discernimento nella preghiera, nel dialogo continuo e familiare con lo Spirito Santo che veramente e’ presente, agisce, guida e trasfigura le nostre giornate, al punto che la nostra misura, cioè il nostro giudizio su cose e persone, diventa quella di Gesù.
Quindi la frase:” A chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha..”, non è una minaccia, ma una costatazione. Perché? Qualcuno ha detto che “noi siamo quello che mangiamo”; ora, se noi ci strafoghiamo di giudizi umani fatti di limiti, volontà discontinua e autoreferenzialità, prima o poi cadiamo nella tristezza e nella insoddisfazione. Se ascoltiamo il Dio vivente, nutrendoci del suo Amore libero, liberante, la nostra vita sarà piena e felice. Nonostante tutto e attraverso tutto.
Buona settimana!