28/07/2019 – 7ª Domenica dopo Pentecoste

Giovanni  6, 59-69


Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao. Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?». Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio». Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

La Parola di oggi appare già dalle prime righe come esigente, difficile da comprendere, senza “mezze misure”: penso che ad ognuno/ognuna di noi sia successo almeno una volta di pensare al fatto che spero che la Sua Parola possa risolvermi i problemi; e invece, come si legge in questo brano, si aprono molte
domande più che avere delle risposte.
“Volete andarvene anche voi?”: questa è quella che mi risuona principalmente (con il verbo “andare” ripetuto più volte in poco). Gesù non fa complimenti, non ha paura di rimanere da solo, si esprime in maniera chiara e diretta: emerge il suo senso di non preoccuparsi per i numeri, ma di avere a cuore la qualità dei suoi discepoli … e, quindi, anche la mia!

Forse questa frase si rivolge proprio a me, per non farmi rimanere quieto nelle mie abitudini e sicurezze fatte di ritualità, di compromessi e di assuefazione al mondo.
La Sua sequela, quindi, è una responsabilità seria, feconda (se cercata e anelata davvero), creativa (se mi sento aperto al mistero del Padre): a me, a noi, camminare con libertà verso la verità.

– Mi metto nei panni di Pietro di fronte a Gesù; che risposta gli do quando mi chiede: “Forse anche tu vuoi andartene?” … e dove andrei?
– Mi è capitato di trovare “dura” qualche pagina di Vangelo? Come ho vissuto questa
sensazione/esperienza?
– Potrebbe aiutarmi l’ascolto dello Spirito? In quale misura sono disposto a lasciarmi modellare da lui?

 

Non a noi, o Signore,
non a noi,
ma al tuo nome da’ gloria,
per la tua bontà e per la tua fedeltà (Sal 115)

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