28/06/2017 – 12ª Settimana del Tempo Ordinario

“Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete.” (Matteo 7,15-20).
Gesù continua a stimolare i suoi discepoli al discernimento. L’Evangelo di oggi ci offre alcuni ulteriori motivi per motivare il nostro agire e dare ispirazione alla nostra vita orientata alla fede.
Da che cosa riconosciamo che la nostra vita é indirizzata verso il bene e a ciò che é buono? Il richiamo di Gesù é molto semplice ed immediato: é dai frutti che riconosciamo se il nostro agire é orientato al Signore.
E non é solo una semplice scoperta quella a cui Gesù ci richiama. Ciò che é buono lo si vede dai frutti buoni. E i frutti buoni trovano espressione dall’umiltà con la quale si agisce.
Dobbiamo chiederci se il nostro comportamento quotidiano porta frutti positivi. La nostra testimonianza é vera se noi siamo veri nel nostro agire con umiltà e semplicità.
Il nostro dire sia sì sì no no e le nostre parole si traducano in fatti e non in chiacchiere.
Sembrano questioni scontate quelle che ascoltiamo dall’Evangelo di oggi. In realtà sappiamo quanta fatica facciamo a dare testimonianza, ad esprimere frutti di bene.

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