31/01/2018 – San Giovanni Bosco

“Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.” (Marco 6,1-6).
Il messaggio che ci viene rivolto nella Parola di oggi ci riporta ad una questione di fondo che é stata sottolineata più volte da Marco.
L’incredulità di fronte alle meraviglie della misericordia di D-o, l’incredulità di fronte alla sorpresa di guarire per fede nel Signore della vita.
E questo avviene non nelle periferie, avviene perfino tra i parenti di Gesù, nella sua città, Nazareth. Se ci pensiamo questa cosa ha dell’incredibile, é il colmo!
Essere profeta vuole dire saper cogliere i segni della presenza di D-o nelle pieghe della storia, nella nostra vita. Ma se il cuore non é disponibile ad accogliere il messaggio, evidentemente non solo si perdono le occasioni, ma si é destinati al buio e alla solitudine.
Preghiamo il Signore che ci apra alle meraviglie della sua presenza.

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