Luca 20,41-44
Egli poi disse loro: «Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide, se Davide stesso nel libro dei Salmi dice:
Ha detto il Signore al mio Signore:
siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi?
Davide dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo figlio?».
Un brano di Vangelo decisamente breve ma che, estrapolato dagli altri paragrafi del cap.20 di Luca, risulta assai strano; proviamo a ricontestualizzarlo.
Gesù è impegnato in una serie di “botta e risposta” con sommi sacerdoti, scribi, anziani e sadducei, e…ne ha per tutti! “Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli le mani addosso, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l’aveva della per loro.” (Lc 20,19)
“Così non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero” (Lc 20, 26) “Dissero allora alcuni scribi: Maestro, hai parlato bene! E non osavano più fargli alcuna domanda” (Lc 20, 39-40).
Nei versetti proposti quest’oggi è solo Gesù che pone una domanda su come sia possibile definire Cristo figlio di Davide, quando lo stesso Re lo chiama Signore.
Personalmente non possiedo le competenze per tracciare una riflessione sul contenuto teologico di questi versetti, ma quello che il cuore mi suggerisce è stare davanti alla divinità di Gesù che si rivela piano piano, con umiltà infinita.
I sadducei, e tutti gli altri sapientoni, mi ricordano gli odierni commentatori presenti nei talk show che stipano canali video o radiofonici, e rigurgitano una serie infinita di inutili parole, sterili giudizi e frasi fatte nelle menti spesso poco vigili di chi ascolta senza preoccuparsi di coltivare il proprio senso critico.
Gesù è granitico nelle sue affermazioni e, anziché vomitare parole come fanno i suoi tuttologi interlocutori, si prodiga con pazienza ad istruire il popolo, la gente semplice, con l’esempio concreto della sua persona e con delicatissima pazienza.
Anche noi abbiamo bisogno di tornare ad ascoltare PRIMA DI OGNI ALTRA COSA la Sua parola e fissare lo sguardo sul Suo esempio. Il grande Re Davide chiama il Cristo “Signore”, poiché lo riconosce salvatore della storia, il Cristo discende dalla genealogia del Re Davide, ne è figlio poiché incarnato nella storia.
Semplicità disarmante, come semplice e disarmante è la verità.