“Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.” (Matteo 15,29-37).
Il periodo di Avvento ci prepara ad essere vigilanti nell’attesa ma ci offre anche la possibilità di pregustare la gioia del condividere insieme le esperienze della vita quotidiana.
Oggi la liturgia della Parola ci ripropone, nella versione di Matteo, la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Dobbiamo prestare attenzione a tre piccoli aspetti che sono descritti nel racconto.
Gesù ha guarito tante persone malate. La gente lo segue ascolta la sua parola perché é affamata, affamata di speranza. Gesù ha compassione per la folla.
Chiede aiuto ai discepoli per sfamare la gente. C’è poco da distribuire: sette pani e pochi pesci. Sette però é il numero della pienezza. Dal niente che abbiamo riusciamo ad intravvedere le meraviglie della vita che ci superano.
Nulla alla fine deve andare perduto. Sette sporte di pezzi avanzati. Ci dicono che la missione non é ancora finita. Usando una terminologia odierna c’è circolarità per completare tutta l’attività svolta. Anche Gesù era “green”.
L’Evangelo ci invita a cogliere la bellezza del condividere, matrice della missione di un mondo solidale, di una chiesa in uscita.