05/07/2023 – Mercoledì della 13ª Settimana del Tempo Ordinario

“Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce.” (Salmo 33/34).

#gridodaiuto

Le letture che la liturgia della Parola propone alla nostra riflessione contengono due racconti che sullo sfondo, per situazioni diverse, richiamano un grido di sofferenza. Un grido di sofferenza che il Salmo ci richiama.

Agar (Genesi 21,5.8-20) chiede al Signore aiuto per il figlio che può morire di sete nel deserto. E D-o si prende cura e le fa vedere un pozzo d’acqua, al quale attingere acqua per dare da bere al proprio figlio.

Nell’Evangelo di Matteo (8,28-34) il grido é di due indemoniati che coinvolgono Gesù. E Gesù é l’unica persona che si avvicina a loro e li libera, in un modo che facciamo fatica a capire.

Quello che dà un segno importante a noi è che il grido viene ascoltato dal Signore perché è un grido che chiede liberazione per le persone, per rialzarle dalla loro situazione di schiavitù.

Domandiamoci, allora, quali sono le nostre schiavitù? Preghiamo e gridiamo a D-o il nostro dolore e il nostro disagio. Il Signore si prende cura di noi!

Immagine: Edvard Munch – L’urlo – tempera, pastello su cartone – Galleria Nazionale di Oslo.

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