“Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.” (Marco 1,7-11)
Con il battesimo ricevuto da Giovanni, inizia la vita pubblica di Gesù, inizia cioè a farsi conoscere, sì ma come? Mettendosi in fila coi peccatori: Gesù sceglie di stare dalla parte di chi sa di aver bisogno e perciò desidera cambiare vita. Mi ricorda molto l’inno nella lettera ai Filippesi, dove Paolo ci dice che Gesù non ritenne tesoro geloso il suo essere come Dio, ma si umiliò, facendosi in tutto simile all’uomo, eccetto il peccato. E il Vangelo di oggi ci dice che Dio è dalla sua parte. Gesù realizza l’attesa e la profezia di Isaia: “cercate il Signore, mentre si fa trovare; invocatelo mentre è vicino” (Is 55,6). Dio si fa vicino! Proprio questa VICINANZA è il cuore della liturgia di oggi, infatti anche la seconda lettura ce lo ricorda: “ora in Gesù Cristo, voi che un tempo eravate lontani siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo” (Efesini 2,13), talmente vicini da essere “concittadini dei santi e familiari di Dio” (Ef 2,19). Lui si è fatto vicino ed è vissuto nella nostra condizione di uomo, perché noi diventassimo suoi fratelli, figli di Dio; questo è reale e possibile per noi nel Battesimo. Il dono dello Spirito compie “questi miracoli”: purifica dal peccato originale, ci riconcilia, ci dona la Pace di Dio, ci rende figli di Dio, ci fa entrare nella sua famiglia che è la Chiesa, ci rende fratelli nella fede, ci fa tutti vicini a Dio e fra noi, ci dona l’unità, ci fa amati da Dio, poiché Lui è Amore!
Bene, chiediamo allo Spirito di smetterla di considerarci divisi “in vicini e lontani” fra noi nella Chiesa, “noi e gli altri”!
Quando pensiamo al nostro battesimo, ricordiamoci quale dignità e quali grandi doni abbiamo ricevuto perché possiamo portare frutti nello Spirito! Invochiamo il Signore perché è vicino! Ci accompagni in ogni nostra giornata, anche quando riprendiamo tutte le nostre attività feriali.