07/05/2023 – 5ª Domenica di Pasqua

Gv 14, 21-24

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».

Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato».

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In questo tempo pasquale la liturgia ci apre l’orizzonte e ci porta in avanti verso Pentecoste. L’effetto della resurrezione dovrebbe essere gioire, portare a conoscere di più Gesù Cristo perché quell’evento ci costringe a rileggere la Sua vicenda terrena, ringraziare Dio, imparare a vivere come Lui ovvero ad amare i fratelli.

Bel discorso teorico. Se non ci fosse lo Spirito, non saremmo capaci di nulla di tutto questo.

Siamo investiti di una bella responsabilità! Siamo capaci a nostra volta di manifestare l’amore di Dio al mondo? Penso a tanti cristiani -come Sassoli, a poco più di un anno dalla scomparsa-che nel mondo si spendono nella professione o nella politica o nel volontariato, in famiglia, nella propria associazione, ma anche a tanti che purtroppo questa responsabilità non la sentono e non cercano la coerenza di vita…

Vivere da giusti, praticare elemosina, pregare – come fa Cornelio centurione romano, non ebreo, in Atti 10- come suggerisce Paolo ai cristiani di Filippi: “essere irreprensibili e puri, figli di Dio in mezzo a una generazione malvagia e perversa” (Fil 2,14).

La domanda ogni tanto si fa pesante: perché a noi e non al mondo? (Gv 14,22)

Dio ci ha scelto, ma non ha escluso nessuno, perché non fa preferenza, Atti 10,34. (“Questi è il Signore di tutti” Atti 10,36).

Paolo ha fiducia in chi ha conosciuto; importanti sono le sue parole, rivolte anche oggi a ciascuno di noi: “Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita” (v.15); anche Gesù ha continuato ad avere fiducia nei Dodici, nonostante i primi scarsi risultati prepasquali…

Questo Vangelo sull’amore è impegnativo! La vita ci pone davanti sfide impegnative! Ma alla portata di tutti! Alla fin fine, anche nel Vangelo di oggi ci viene ricordato che tutto si basa sulla relazione d’amore con Dio: sembra semplice! (“Se uno mi ama..”)

Proviamo a non vivere la vita come una serie di IMPEGNI, ma un insieme di occasioni per amare Dio e i fratelli, quelli vicini, senza dimenticare i lontani nel mondo.

 

Chiediamoci quanto osserviamo e pratichiamo davvero il Vangelo.

Spetta solo a noi oggi decidere chi ASCOLTARE, quali parole custodire e mettere in pratica, quale indirizzo dare alla nostra vita: se saremo capaci di fare spazio all’Altro e agli altri, amandoli, Dio sarà “di casa”, la nostra vita sarà colma di amore.

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