09/05/2018 – Rito ambrosiano – S. Maddalena di Canossa, Beato Serafino Morazzone

In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò». (Giovanni 14,7-14)

Mi ha sempre colpito questa parola di Gesù e tuttora mi chiedo come sia possibile… eppure dall’intima unione che Gesù vive col Padre anche lui ha potuto compiere gesti da vero uomo e vero Dio. Questo brano è quello in cui Filippo chiede di vedere il Padre. Ma non si può “vedere” o meglio si può conoscere tramite la vita e le opere compiute da Gesù… Lo stesso vale per noi oggi: se vogliamo vedere l’Amore di Dio Padre dobbiamo cercarLo nei gesti d’amore che gli uomini compiono. Ci riconosceranno che siamo discepoli se ci ameremo gli uni gli altri. Non ci lascia altre regole…ci lascia la sua forza, la sua capacità d’amare che è il dono dello Spirito. Lo Spirito ci è dato in dono, è l’Amore, l’unica cosa gratis che possiamo donare anche di noi stessi per nostra volontà. Immagino quali siano “quelle cose più grandi” che noi possiamo fare e penso ai gesti quotidiani d’amore di una madre, di un padre che dopo il lavoro gioca con la figlia, un’infermiera che si prende cura di un malato con amore, chi assiste quotidianamente un anziano, chi si ferma e saluta un senzatetto, chi accoglie un migrante e mille altri gesti…
E noi? Cosa chiediamo a Gesù? crediamo veramente nella nostra capacità di amare e fare grandi cose in Lui?

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