“Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole
e custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
se appunto invocherai l’intelligenza
e rivolgerai la tua voce alla prudenza,
se la ricercherai come l’argento
e per averla scaverai come per i tesori,
allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.”
(Proverbi 2,1-9).
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Alla domanda di Pietro, che cosa sarà di loro che hanno lasciato tutto, Gesù risponde che avranno in eredità la vita eterna (Matteo 19,27-29).
L’eredità della vita eterna è sintetizzata nel libro dei Proverbi: accogliere la sapienza, la prudenza, l’intelligenza.
Non occorrono spiegazioni a queste parole. Occorre mettersi alla sequela del Signore. E lo facciamo tanto più oggi ricordando la figura carismatica di santità di S. Benedetto da Norcia, abate e Patrono d’Europa.
Immagine: icona di S. Benedetto da Norcia