“Mosè parlò al popolo dicendo: «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.» (Deuteronomio 6,4-13).
#amareilSignore
Lo Shemà Israel, la preghiera dei fratelli ebrei, che meditiamo oggi ci dovrebbe porre nella disposizione di riconoscere che è il Signore che ci ama per primo.
Nell’ascoltare l’Unico Signore del cielo e della terra, la prima azione che ci caratterizza è amare.
L’essenza di D-o è l’amore. Un amore che si moltiplica tramite il nostro impegno e la nostra testimonianza.
L’insegnamento di Gesù ci suona il campanello. Non basta amare a parole occorre una disposizione d’animo, una interiorità. Occorre una fede profonda e vera.
Addirittura un granello di senape è sufficiente per spostare una montagna, per generare amore in pienezza.
Immagine: “La tenerezza di D-o”