“In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!” (Luca 10,1-9).
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L’attualità di questo passo evangelico ci fa scoprire che la Parola riguarda ogni tempo e, non a caso, oggi, é rivolta a noi, alle nostre fatiche di essere chiesa in uscita, o meglio di vivere una esperienza di comunità degna dell’Evangelo.
Probabilmente Gesù in queste poche parole indica ai suoi e anche a noi che la preghiera non è uno stratagemma o uno strumento propiziatorio del buon esito della missione. La preghiera è centrale prima di andare in missione. La preghiera é dialogo con D-o per essere con Lui in ogni azione umana.
C’è bisogno di pregare tanto per vivere integralmente una missione efficace di annuncio. Accanto a questo vi è poi un aspetto sostanziale: la sobrietà. Gesù elenca la capacità di sentirsi poveri per stare con la gente comune. Tanto più oggi è necessario per comprendere e attuare una sostenibilità integrale nel nostro vivere la Creazione e creatività umana.
Scopriamo in questo giorno tutti questi capisaldi della nostra fede di annuncio nei santi Cirillo e Metodio e in San Valentino, da fratelli e sorelle in Cristo.
Immagine: icona dei S.S. Cirillo e Metodio