15/02/2020 – Sabato della 5ª Domenica dopo l’Epifania

Matteo 26, 59-64

In quel tempo. I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro il Signore Gesù, per metterlo a morte; ma non la trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: “Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”». Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». «Tu l’hai detto – gli rispose Gesù –; anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cielo».

In questo brano di Vangelo mi colpisce la testimonianza che di Lui danno le persone che si presentano ai capi dei sacerdoti.

Gesù a Gerusalemme rappresenta per tutti una presenza sovversiva, portatrice di novità; penso che la distruzione del Tempio (scena che mi riporta alla mente l’episodio di Gesù che al Tempio ribalta i tavoli dei cambiavalute e scaccia i mercanti) sia un’immagine potente della venuta di Gesù, che incarna una Nuova Notizia, una fede rifondata non su leggi sterili e apparenti, ma sull’Amore.

Così Egli, dopo tre giorni, i giorni del sepolcro, ridarà il Tempio e una casa di fede ai discepoli; la rinascita stessa di Gesù, nella Resurrezione, rappresenta la riedificazione di una Chiesa che camminerà nella nuova legge, in Cristo.

Questo cambio di vedute, la novità che Gesù porta così potentemente, apparendo agli altri come un moto di distruzione, mi fa pensare che anche nella mia vita certamente qualcosa (di cui forse nemmeno mi rendo conto) chiede il coraggio di essere distrutto e rinnovato, cambiato, convertito. Molte volte mi adagio su valori apparenti perché “ho sempre fatto così”, oppure su scelte di comodo che però non portano al Bene, ma anzi lo ostacolano.

Chiedo a Gesù il coraggio di questa conversione, nelle piccole situazioni di ogni giorno come nelle grandi scelte che possono rappresentare una novità verso il Bene.

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