16/08/2023 – S. Stefano d’Ungheria

“Non è più sorto in Israele un profeta come Mosè, che il Signore conosceva faccia a faccia, per tutti i segni e prodigi che il Signore lo aveva mandato a compiere nella terra d’Egitto, contro il faraone, contro i suoi ministri e contro tutta la sua terra, e per la mano potente e il terrore grande con cui Mosè aveva operato davanti agli occhi di tutto Israele.” (Deuteronomio 34,1-12).

#esserepopolo #esserecomunità

“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Matteo 18,15-20): le parole di Gesù ci confortano.

Dopo aver ascoltato il dialogo tra il Signore e Mosè sul Monte Nebo e aver appreso l’annuncio che Mosè non avrebbe varcato la soglia della Terra Promessa, è inutile nasconderlo ci piange il cuore.

Mosè è stato un grande profeta, unico, che per passione ha dato tutto per liberare dalla schiavitù il suo popolo. Si è fermato ed ha lasciato la vita per assecondare totalmente la Parola del Signore.

Mosè ha parlato con D-o faccia a faccia ma ha saputo rinunciare ad una aspettativa umana per lasciare che il disegno di D-o diventasse realtà di comunità. E tuttavia ci ha trasmesso un valore grande: essere popolo, essere comunità.

Il profeta Mosè ci insegna che bisogna lasciare spazio ai piani di D-o!

Immagine: la Terra Promessa – Vista dal Monte Nebo

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