“E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio dell’uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io però vi dico che Elìa è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».” (Marco 9,2-13).
#Trasfigurazione
La Trasfigurazione di Gesù davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni è un evento particolarmente importante nel cammino e nella sequela del Signore.
Pietro è stupito è il più loquace tra i discepoli. Gesù si presenta in continuità con la storia della salvezza ma nello stesso tempo viene riconosciuto Figlio amato da D-o, Il Cristo, il Messia.
Pietro vede nel mistero della Trasfigurazione una prospettiva di ritorno al passato in Mosè ed Elia. Scoprirà invece, con fatica, che Gesù non è il liberatore politico ma colui che dovrà soffrire, morire e risorgere.
Nel nostro cammino di fede, per noi, la Trasfigurazione è il segno della necessità di affidarci al Signore, al suo insegnamento, al donare la vita per il bene dell’umanità intera.
Immagine: Dipinto di Raffaello Sanzio e Giulio Romano, Pinacoteca Vaticana.