18/04/2018 – Mercoledì della 3ª Settimana di Pasqua – San Galdino

“Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato” (Gv 6,1-15)

Gesù va da Filippo “per metterlo alla prova” e gli chiede un consiglio, delle indicazioni per dare da mangiare alla folla che li segue. Come si fa a dare da mangiare a così tanta gente? Anche spendendo una fortuna, a mala pena si darebbe un pezzetto a ciascuno.
Andrea, forse, ha intuito le intenzioni di Gesù, indica invece un ragazzo che ha qualcosa, ma comunque poco per tutta la folla. Sufficiente, però, se viene benedetto, spezzato e condiviso.
Agli occhi del mondo, nella logica dell’efficienza e del calcolo, quello che abbiamo o che facciamo sembra sempre che non basti a “sfamare” l’umanità che abbiamo di fronte e a “saziare” i loro bisogni. Questo poco, riposto nelle mani di Gesù, da lui benedetto e condiviso, diventa invece la condizione per moltiplicare il poco bene e dare il necessario a ciascuno. Come sia possibile noi non lo sappiamo, ma dando tutto quello che abbiamo al Signore vediamo che diventa realtà. E quel poco diventa addirittura fin troppo, abbondante, tanto che anche altri possono averne beneficio.

Quali sono le mie risposte a chi mi chiede cosa si può fare davanti a una situazione di grande difficoltà? Sono capace di affidare al Signore il poco che ho e credere che lo può trasformare in abbondanza per molti?
Io cosa offro al Signore..?

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