“Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.”(Giovanni16,16-20)
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L’Evangelo di oggi contiene un messaggio criptato di Gesù verso i suoi discepoli. Vuol mandare un messaggio che contiene delle alternative: “un poco ancora e non mi vedrete più, ancora un poco e mi vedrete”; “voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà”; “Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia”.
Che cosa significa questo linguaggio?
Possiamo cercare di sondare queste parole partendo da un affermazione banale: Gesù dice “un poco”. In verità Gesù ci comunica che Egli va al Padre, si ricongiunge al D-o della vita, nella pienezza di una prossimità che sembra insondabile ma che si fa reale nella prossimità dell’altro, degli altri.
Facciamo fatica a capire cosa ci vuole dire. Tuttavia, possiamo comprendere che Gesù vive un rapporto spirituale intenso con il Padre e, attraverso il dono dello spirito Santo, ci indica il percorso.
É un percorso fatto di cose che si vedono e non si vedono, di una tristezza che si trasforma in gioia, di una pietà che si fa amore.
In fondo le parole di Gesù ci preparano a vivere una vita non superficiale, non autoreferenziale, ma profonda, dedicata ad amare, al prendersi cura del poco!
Immagine: particolare immagine di Maria nella Pietà di Michelangelo – Cattedrale di S. Pietro