18/06/2020 – S. Romualdo abate

Lc, 5, 36-38
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai farisei e agli scribi una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi».

La parabola del vino vecchio e il vino nuovo.
È chiaro che gli interlocutori di Gesù non erano disposti al cambiamento, a bere il vino nuovo di Gesù, come vediamo dalla frase ironica di Gesù: “E nessuno, che abbia bevuto vino vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: ‘Il vecchio è buono’” (v. 39).

Questa frase è anche un rimprovero ironico di Gesù per coloro che si ostinano a rimanere nel loro tradizionalismo inflessibile e indica che si sbagliano a non accettare il nuovo, il Vangelo di Gesù Cristo.
Gesù, quindi, non sta giustificando queste persone che si aggrappano alle loro tradizioni, ma ha sottolineato che non vogliono cambiare.
Gesù riconosce che le vecchie abitudini e modi di pensare non sono facilmente modificabili. Non è facile staccarsi dalle vecchie abitudini, o credo, per i Giudei era difficile lasciare la loro religione per seguire Gesù.

Per un Ebreo e un fariseo, il vino vecchio è qualitativamente migliore del vino nuovo (buono indica valore elevato, superiore, migliore), e una persona che ha assaggiato il vino che è stato invecchiato nella maniera giusta, non lo cambierebbe con il vino nuovo.

Alcuni non seguiranno Gesù, perché sono soddisfatti con il vino vecchio che possiedono, lo ritengono migliore, superiore e non sentono il bisogno del nuovo, nemmeno di provarlo. Niente potrà farli cambiare idea.
Sono stati educati e abituati al vecchio e lo ritengono migliore, e avendo dei pregiudizi per il nuovo, non conoscendolo, non avendolo sperimentato, non abbandoneranno il vecchio, non cambieranno idea, non hanno voglia di qualcosa di diverso,  perchè lo ritengono inferiore al vino vecchio.

Il ragionamento è: “Tu puoi dire e fare quello che vuoi, ma non noi cambieremo le nostre vie, non ne sentiamo il bisogno, la nostra via è meglio della tua”.

Alcune persone sono fissate nei loro modi e rifiuteranno il nuovo insegnamento, o modo che Gesù porta, anche oggi. Il rifiuto da parte di alcuni è inevitabile e Gesù subirà una forte opposizione fino alla morte in croce.

E noi … come accogliamo il “vino nuovo” del Vangelo oggi? Buona meditazione.

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