21/04/2023 – S. Anselmo

“Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.” (Giovanni 6,1-15)

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Che cosa sono cinque pani d’orzo e due pesci: nulla per tantissime persone che sono affamate e desiderose di sentirsi liberate da ciò che le opprime.

Eppure Gesù insegna a Filippo e a Andrea di avere fiducia, di non preoccuparsi perché c’è un cibo di cui tutti hanno bisogno e che è senza tempo.

Il segno Eucaristico ci ricorda che il pane è lo strumento di un dono ricevuto che si moltiplica perché è frutto di una oblazione, di un dono d’amore.

Se noi ci facciamo dono tutto si moltiplica anche nell’impossibile dell’umano.

Immagine: Maffiolo da Cazzano sec. XV, Moltiplicazione dei pani – Bergamo

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