25/02/2018 – 2ª Domenica di Quaresima – Domenica della Samaritana

“Dammi da bere… chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete, ma chi berrà dell’acqua che io gli darò non avrà più sete in eterno..”. “Signore, dammi quest’acqua!” (Giovanni 4, 5-42)

Davvero ricca e complessa la Parola di oggi, veramente Dio si prende cura di noi offrendoci tanta ricchezza da meditare. L’incontro con la Samaritana tocca questioni fondamentali, quanto il brano della prima lettura dello “Shema’ Israele” nel Deuteronomio, cuore della Torah ebraica, perché segno dell’Alleanza di Dio e Israele.
Che legame c’è? Mi sembra di vedere una sintesi in 3 passaggi: “Io Sono”, l’unicità di Dio; l’incontro; la legge. Nell’Antico testamento Dio si rivela dicendo il proprio nome “Io Sono”, lo stesso con cui Gesù si presenta alla donna. Dio è uno solo, lo dice anche san Paolo (“un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti” Ef 4,5-6).
Nel Vangelo di oggi nel gioco di ribaltamenti e spiazzamento, non si capisce chi incontra chi, chi ha bisogno e chi ha qualcosa da offrire… ma poi è chiaro che è Dio si fa incontro a noi, come ad ogni uomo e donna, senza badare a origine, città di provenienza, convenzioni sociali, rivalità, differenze, pregiudizi, come mostra lo stupore dei discepoli che non avevano ancora compreso.
La legge, sintetizzata nel decalogo che troviamo nella prima lettura, viene portata a compimento (come ricordato nella liturgia feriale della settimana appena trascorsa) da Gesù con la legge dell’amore alla quale Gesù vuole educare e lentamente condurre la samaritana: dapprima con l’immagine della sete e dell’acqua, poi con il riferimento ai mariti, poi l’adorazione dei padri di Dio sul monte, infine con l’immagine del cibo, ovvero fare la volontà di Dio è nutrimento. L’amore è il desiderio che anima la vita di ciascuno di noi, l’amore nell’alleanza nuziale, l’amore per Dio e l’amore del Figlio nell’obbedienza alla Volontà del Padre. È chiaro, pur nella complessità, il cammino verso la profondità di se stessa che Gesù permette di fare alla donna che ha davanti, la quale, vincendo le sue perplessità e paure, si lascia incontrare veramente da Gesù “un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto” (Gv 4,29).

“A ciascuno di voi è stata data la Grazia secondo la misura del dono di Cristo” (Ef 4,7): in questa settimana ringraziamo per tutte le volte che Dio ci è venuto incontro donandoci il Suo Amore. Pensiamo a quegli incontri, quelle parole, quei doni, quelle persone che, conoscendoci nel profondo, ci hanno permesso di “leggerci dentro” e per questo ci hanno aiutato a camminare nella verità e nell’amore, come figli di Dio.
Anche oggi lasciamoci incontrare da Dio, chiediamo a Lui di “darci da bere” quell’acqua che “zampilla per la vita eterna” (Gv 4,13), che dà gusto e freschezza alla nostra vita.

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