In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».” (Luca 1,26-28).

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Meditiamo in questa solennità dell’Annunciazione del Signore: la  vergine Maria concepisce nel mistero di D-o, il figlio Gesù, lEmmanuele, il Cristo, il Messia.

L’annuncio è qualcosa di misterioso e sublime. La vita non si genera biologicamente ma anche e soprattutto nello Spirito, con lo Spirito.

Meditiamo pertanto quell’”eccomi” che cosa significa per noi, per convertirci ogni giorno alla luce di un annuncio di salvezza, per rallegrarci, nonostante tutto, nel Signore della vita.

Immagine: Pompeo Batoni (1708-1787), Annunciazione, olio su tela, cm. 119×95, Pinacoteca Diocesana Senigallia.

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