27/01/2020 – Mercoledì della 3ª Settimana del Tempo Ordinario

“Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».” (Marco 4,1-20).

 


La missione di Gesù trova una spiegazione importante nella parabola del seminatore e del seme. L’annuncio di Gesù è incentrato sulla Parola, quel seme che rappresenta l’essenza del dialogo con il D-o della vita.

 


Colpisce la spiegazione di Gesù sul significato delle parabole. Sembra quasi di cogliere nelle sue parole l’invito a non dare mai per scontata la profondità della Scrittura che aiuta ma anche destabilizza la nostra gracile umanità. Il pericolo vero è bastare a se stessi.

 


Gesù in questa parabola vuole farci capire perché la Parola è importante ed anche i nostri atteggiamenti umani. É questa la sfida del credente ogni volta che medita e approfondisce la Parola. Sappiamo che la Parola di D-o non ha né tempo né spazio, perché è eterna e si incunea nel nostro vivere quotidiano perché deve essere vissuta.

 


Il seme è la Parola e cade. Che cos’è la strada, che cosa sono i sassi e rovi e il terreno buono per il seme?

 


La strada rappresenta l’uomo che corre e non si ferma. Si lascia rubare il senso profondo della vita che la Parola gli dona. E lo spirito del male lo corrode.

 


Il terreno di sassi rappresenta l’uomo che inciampa. Si lascia prendere dall’entusiasmo ma non trova la radice profonda per far crescere una vita in pienezza sostenuta dalla Parola.

 


I rovi rapprendano l’uomo che è distratto. È attratto da ciò che è apparenza e questo soffoca la bellezza della Parola che non riesce a diventare vita.

 


Infine il terreno buono è l’uomo che pur nella fatica accoglie la Parola e lascia che si immerga nella sua vita per dare frutti buoni.

 


Proviamo ad  immedesimarci in questo seme che è la Parola e meditiamo la Parola ogni giorno.

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