In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». (Giovanni 14,19-26)
Questo è un bellissimo brano di Giovanni che è anche un caposaldo della nostra catechesi.
Gesù sta praticamente spiegando che cos’è la Ss.Trinità, la sua natura e la sua essenza. E questa natura “una e trina“ sarà più evidente quando Gesù, dopo la sua morte, risorgerà e tornerà al Padre e si riunirà a Lui e allo Spirito Santo.
Mi colpisce anche la formulazione della domanda di Giuda: “Come è accaduto?” e non invece “Come accadrà?”, visto che Gesù non è ancora morto e tantomeno risorto.
Da ignorante in esegesi biblica, mi viene da pensare che Giovanni, con l’alleanza promessa da Gesù ai suoi, voglia richiamare anche l’antica alleanza fra Dio e il suo popolo dell’Antico Testamento, quel popolo eletto che ha ricevuto i dieci comandamenti.
Ecco allora che afferma che, se chi lo ama osserverà i suoi comandamenti, Gesù stesso con il Padre e lo Spirito Santo entreranno in lui e formeranno con lui una nuova alleanza: “Perchè io vivo e voi vivrete, io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi”. E’ un concetto sempre un po’ difficile da comprendere e fare proprio, adesso come allora.
Anche Gesù sa che è difficile comprendere, che avrebbe potuto dire e fare molto di più per aprire la mente ai suoi discepoli. Per questo promette che manderà lo Spirito Santo per insegnare e per far ricordare le sue parole.
Ognuno di noi può fare esperienza ogni giorno di questa presenza e sperimentarla nella vita personale rispondendo alla chiamata del Signore.
Le parole scritte nel Vangelo sono sempre le stesse, non cambiano. Ma noi le comprendiamo meglio proprio vivendo la nostra storia nel mondo e proprio attraverso lo Spirito Santo. Perchè la conoscenza è infinita e gli eventi e le realtà sono compresi proprio grazie alla presenza dello Spirito Santo.
Spirito Santo di Dio,
potenza ineffabile,
Spirito che ogni cosa santifichi
e rinnovi e trasformi,
rendimi attento alla tua presenza
misteriosa ma realissima
in ogni evento, in ogni persona,
rendimi soprattutto attento alla tua presenza
che, in ogni sacramento, opera la nostra santificazione.