“Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.” (Giovanni 19,25-34).
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Dalla Croce, segno e simbolo cristiano, il Cristo, Gesù morente ci fa un ulteriore dono: la Sua Madre.
Nell’affidamento a Giovanni, il discepolo che Gesù amava, Gesù stesso raccoglie e imprime un sigillo tra l’umano e il divino. Affida a Giovanni la Sua Madre affinché diventi Madre di tutti i credenti, perché è generatrice di vita ed è generatrice dell’eredità del Padre.
Il soffio della vita che D-o ha impresso alle creature umane solo la Madre, solo le Donne, sanno conservarlo per nutrire l’umanità di misericordia e di amore.
Il soffio dello Spirito Santo nella Pentecoste, oggi, si trasforma nell’amore della Madre di Gesù che raccoglie i suoi Figli sotto il suo manto di protezione.
Immagine: Madonna della Misericordia – dipinto affresco di Giovanni Di Angelo Di Balduccio – 1414 – Museo Nazionale di Arte Medioevale e Moderna di Arezzo