“Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».” (Matteo 16,1-19).
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La domanda di Gesù ai discepoli é la domanda di sempre che riguarda anche noi: chi è per noi Gesù Cristo, il Signore?
Questo interrogativo ci impone una risposta radicale: sentirsi compartecipi di una missione più grande, quella di annunciare la misericordia, la bontà, l’amore verso D-o, verso le sorelle e i fratelli, verso la Creazione tutta.
Pietro e Paolo ci testimoniano, nel loro martirio unito a quello di Cristo, l’unità di visioni, di tracce, di mistero, che fin dai nostri padri abbiamo cercato di riconoscere nell’unico D-o, Padre nostro.
Ci sono due espressioni che ci vengono suggerite nel nostro impegno di annuncio missionario:
- “Àlzati, in fretta!” rivolto dall’angelo a Pietro in catene nelle carceri di Gerusalemme (Atti 12,1-11);
- “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede” espressione di Paolo a Timoteo (2a Timoteo 4,6-8.17-18).
Avere coraggio e resistenza sono il compito che ci spetta per essere eredi e dare eredità a chi verrà dopo di noi.